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CONSULENZA DIREZIONALE

L’obiettivo è quello di trasferire il nostro entusiasmo, condividere soluzioni ed esperienze, non quello di insegnare alla lavagna. Le persone sono la risorsa principale dell’azienda e la loro motivazione è quello che fa la differenza, sempre. Il miglioramento continuo non avviene per volontà di un singolo o di un consulente esterno. I processi, le procedure e le regole non sono mai universali, devono sempre essere modellate sulla realtà dell’azienda nella quale vengono implementate e soprattutto devono essere accettate e comprese.

Se si vuole migliorare un processo è necessario ascoltare le persone che ogni giorno sono coinvolte in quel processo, raccogliere le loro idee e lavorare con loro, non per loro.

La nostra Consulenza Direzionale è strutturata in molteplici ambiti di intervento, collegati direttamente o indirettamente l’uno con l’altro come mostrato nella rappresentazione grafica.

Modello di Intervento Italiano

MODELLO DI INTERVENTO

Il nostro modello di intervento, indipendentemente dall’ambito di attività o dall’area organizzativa interessata, è costituito da una serie di steps ben precisi.

  • Analisi dello stato dell’arte: questa fase si basa sull’utilizzo di una serie di strumenti e tecniche finalizzati alla definizione della situazione di partenza di un determinato processo o area di intervento:

    1. Interviste dirette alle risorse coinvolte nel processo, anche utilizzando questionari personalizzati in base alle specifiche esigenze aziendali;

    2. Mappatura mediante Flow Chart o Value Stream Mapping del processo;

    3. Analisi quantitative mirate.

  • Individuazione di criticità e spunti di miglioramento: quanto più è dettagliata l’analisi iniziale, tanto più è possibile individuare criticità e spunti di miglioramento potenzialmente a forte impatto; è importante che questi spunti non arrivino solo dai vertici aziendali (logica Top Down), ma anche dai livelli più operativi (logica Bottom Up). È in questa fase che nascono le proposte di progetto, a cui sono strettamente collegati tutti gli steps successivi.

  • Definizione degli obiettivi: gli obiettivi devono essere il più possibile misurabili in modo oggettivo, sia in termini di risultati attesi (riduzione costi, andamento di indicatori chiave, rispetto di standard qualitativi stabiliti, ecc.) che di tempistiche da rispettare; un obiettivo misurabile in modo oggettivo è infatti sinonimo di trasparenza e senso di responsabilità nei confronti del cliente.

  • Sviluppo ed implementazione del piano di intervento: il piano di intervento indica la strada da percorrere per raggiungere gli obiettivi prefissati; i nostri piani di intervento sono strutturati in macro-attività, attività di dettaglio, responsabili e tempistiche, in modo da poter monitorare in tempo reale l’andamento del piano e la sua rispondenza con quanto pianificato.

  • Misurazione dei risultati: questo step consente di capire se i risultati ottenuti sono in linea con gli obiettivi stabiliti, e sancisce quindi il grado di successo del progetto.

  • Condivisione dei risultati: i successi e gli insuccessi legati ad un progetto sono un importante patrimonio aziendale e devono essere condivisi a tutti i livelli dell’organizzazione per risultare efficaci.